Armonia e naturalezza compongono un binomio perfetto, il binario su cui intraprendere il lungo viaggio della coltivazione.
Per essere pronti alla partenza, il terreno viene preparato senza l’utilizzo di pesticidi e in pieno rispetto di quanto prescritto in Italia dai disciplinari DOP, in conformità alle coltivazioni biologiche. Avere la garanzia di distese incontaminate rappresenta una vera e propria cintura di sicurezza, in quanto permette la coltivazione in grosse quantità. Con tre stimmi per ogni fiore, occorrono infatti almeno 100.000 fiori per ottenere circa 600 grammi di zafferano.
La semina dei bulbi avviene in piena estate. Ogni bulbo, rispettando la canonica cura dei dettagli, è certificato, selezionato e ha un diametro pari ad almeno 4 o 5 centimetri. Quando arriva l’autunno (siamo a cavallo dei mesi di ottobre e novembre) il fiore inizia a sbocciare.
È questa la parte più dura del viaggio. La raccolta, che avviene a mano e con estrema dedizione, è la fase più delicata assieme alla mondatura: quest’ultima, immediatamente successiva, porta a separare i tre filamenti rossi dal resto del fiore.